In arrivo la patente a punti per lavorare sui cantieri. Lo prevede la bozza del decreto PNRR. Dal 1° ottobre 2024 è prevista l’introduzione di un nuovo sistema di qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi tramite crediti: la cosiddetta patente a punti o patente a crediti. Si tratta di un sistema per classificare imprese e lavoratori autonomi nel settore edile, simile a quello della patente di guida, che mira a essere un deterrente per ridurre incidenti e morti sul lavoro. Lo scopo di questa previsione è rafforzare l’attività di contrasto al lavoro sommerso e di vigilanza in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.

Il decreto legge prevede anche altre misure in materia di prevenzione e contrasto del lavoro irregolare mediante:

  • Rafforzamento dell’attività di accertamento e contrasto delle violazioni in ambito contributivo.
  • Potenziamento del personale ispettivo in materia di lavoro (Ispettorato Nazionale del Lavoro, Nucleo dei Carabinieri, INPS e INAIL) per i controlli relativi alla salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.
  • Disposizioni di carattere preventivo-incentivante, ad esempio: subordinando l’erogazione di benefici normativi e contributivi all’assenza di violazioni della disciplina in materia di lavoro e legislazione sociale, introducendo una premialità in favore di datori di lavoro che dimostrino comportamenti virtuosi nella gestione dei rapporti di lavoro.
  • Disposizioni di natura repressiva, quali: reintroduzione di sanzioni penali oltre ad un aggravio delle sanzioni amministrative per le ipotesi di somministrazione illecita di manodopera, utilizzazione impropria di lavoratori, somministrazione abusiva con sfruttamento di minori.

Teniamo in considerazione che ancora non è stato pubblicato il testo definitivo del decreto legge che ne specifica il funzionamento. Ma in base alle bozze fatte circolare dai giornali possiamo avere le prime informazioni riguardo alla patente a punti.

CHI LA RILASCIA?

La patente viene rilasciata in formato digitale dalla sede dell’Ispettorato nazionale del lavoro (INL) territorialmente competente con 30 crediti iniziali.

COSA SERVE PER OTTENERLA?

Per ottenere la patente il responsabile legale dell’impresa o il lavoratore autonomo devono possedere:

  • Iscrizione alla camera di commercio industria e artigianato.
  • Adempimento, da parte del datore di lavoro, dei dirigenti, dei preposti e dei lavoratori dell’impresa, degli obblighi formativi di cui all’articolo 37 del D.Lgs. 81/08.
  • Adempimento, da parte dei lavoratori autonomi, degli obblighi formativi previsti dal D.Lgs. 81/08.
  • Documento Unico di Regolarità Contributiva in corso di validità (DURC).
  • Documento di Valutazione dei Rischi (DVR).
  • Documento Unico di Regolarità Fiscale (DURF).

Le imprese e i lavoratori autonomi in possesso della patente potranno operare nei cantieri temporanei o mobili sempre che nella stessa ci sia un punteggio non inferiore a 15 crediti.

COME SI PERDONO I PUNTI?

La decurtazione dei punti può avvenire nei seguenti casi:

  • Accertamento delle violazioni di cui all’Allegato I del D.Lgs. 81/08: -10 crediti.
  • Accertamento delle violazioni che espongono i lavoratori ai rischi indicati nell’Allegato XI: -7 crediti.
  • Provvedimenti sanzionatori di cui all’art. 3, comma 3 e seguenti, del decreto legge 22 febbraio 2002, n. 12 convertito dalla legge 23 aprile 2002, n. 73 in materia di lavoro irregolare: -5 crediti.
  • Riconoscimento della responsabilità datoriale di un infortunio sul luogo di lavoro da cui sia derivata:
    1. Morte: -20 crediti
    2. Inabilità permanente al lavoro, assoluta o parziale: -15 crediti
    3. Inabilità temporanea assoluta che importi l’astensione dal lavoro per più di 40 giorni: -10 crediti.

Nei casi infortuni da cui sia derivata la morte o un’inabilità permanente al lavoro, assoluta o parziale, l’INL può sospendere, in via cautelativa, la patente fino a un massimo di 12 mesi.

IN CHE MODO SI REINTEGRANO I PUNTI?

La reintegrazione dei punti può avvenire dopo che il soggetto nei confronti del quale è stato emanato uno dei precedenti provvedimenti avrà frequentato i corsi di cui all’articolo 37, comma 7 del D.Lgs. 81/08. Ciascun corso consente di riacquistare 5 crediti e fino a un massimo di 15. Trascorsi 2 anni dalla notifica del provvedimento che ha decurtato i punti e a fronte dell’attestato di frequenza di uno dei corsi, la patente è incrementata di 1 credito per ciascun anno successivo al secondo, sino ad un massimo di 10 crediti, qualora l’impresa o il lavoratore autonomo non sia stato destinatario di ulteriori accertamenti di violazioni che hanno determinato la decurtazione di punti. Il punteggio è inoltre incrementato di 5 crediti in relazione alle imprese che adottano i modelli di organizzazione e di gestione di cui all’articolo 30 del D.Lgs. 81/08.

Non sono tenute al possesso della patente a crediti le imprese in possesso dell’attestato di qualificazione SOA di cui all’articolo 100, comma 4, del decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36.

La patente per la sicurezza non è un’invenzione dell’attuale governo, se ne parla da anni ed era già prevista dal decreto 81 del 2008 durante il governo Prodi.

Il nuovo provvedimento del governo Meloni è arrivato dopo l’insistenza delle parti sociali, a seguito dell’incidente in un cantiere per la costruzione di una nuova Esselunga a Firenze, dove sono morti cinque operai. In particolare, è stato il segretario nazionale della CGIL, a riportare la proposta sulla scena, sottolineando come l’azienda in causa non avrebbe potuto ottenere l’autorizzazione ad aprire il cantiere a Firenze se la patente fosse stata attiva, perché era stata già coinvolta in un simile incidente circa un anno prima.

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