La recente riforma (“Terra dei Fuochi”) introduce un regime penale più severo per la gestione dei rifiuti. Ecco i 5 punti chiave che ogni impresa deve conoscere:
1. Abbandono di rifiuti = reato penale
- Non più illecito amministrativo: anche i rifiuti non pericolosi comportano pene fino a 5 anni di reclusione.
- Per i rifiuti pericolosi la pena sale fino a 6 anni e 6 mesi.
2. Gestione illecita: pene più dure
- Rifiuti non pericolosi: 6 mesi – 3 anni.
- Rifiuti pericolosi: 1 – 5 anni.
- Se vi è pericolo ambientale o se il reato è commesso in ambito aziendale → pene aggravate fino a 7 anni
3. Omessa vigilanza = responsabilità diretta
I titolari e responsabili aziendali non possono più “girarsi dall’altra parte”: la mancata vigilanza sui collaboratori è di per sé reato.
4. Impatto sulle società
- Sanzioni interdittive: sospensione licenze, contratti pubblici e finanziamenti.
- Responsabilità dell’ente: multe più alte, fino alla chiusura dell’impresa.
5. Trasporto rifiuti nel mirino
- Violazioni → sospensione dall’albo da 15 giorni a 2 mesi.
- Reiterazione → cancellazione per 2 anni.
Cosa significa per la tua azienda?
La gestione dei rifiuti non è più un aspetto secondario: è un tema di conformità ambientale e legale .
Ignorare la riforma espone imprese e dirigenti a rischi penali, economici e reputazionali senza precedenti.
Consiglio pratico: rivedi subito le procedure interne e valuta l’adozione di un modello organizzativo 231 aggiornato.
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