Il termine ha cominciato ad entrare in voga negli anni ‘80, grazie anche alla celebre definizione della cosiddetta Commissione Bruntland delle Nazioni Unite nel rapporto che è passato alla storia come “Our common future” – il nostro futuro comune. Questa commissione, il 20 Marzo del 1987, si trova a discutere di ambiente e di sviluppo e dà una chiara definizione di sviluppo sostenibile: “Lo sviluppo sostenibile è uno sviluppo che soddisfi i bisogni del presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri”.
Lo sviluppo sostenibile avviene dunque nel rispetto delle persone, permette il perseguimento di obiettivi di benessere per tutte le comunità umane (senza distinzioni di genere), nel rispetto del capitale naturale che rende possibile l’esistenza dell’essere umano stesso.